SANITA'
Sono 21.424 le visite e gli esami prenotati, non fruiti e non disdetti in tempo utile all'Ausl di Parma nell'ultimo anno e mezzo, precisamente dal 1° gennaio 2023 al 21 giugno 2024. Si tratta del dato peggiore a livello regionale, confrontando quelli delle altre Aziende sanitarie locali: a Parma è andato a vuoto il 4,25 per cento delle prestazioni, contro il 3,05 per cento (12.193) di Piacenza, l'1,96 per cento (41.216) di Bologna, l'1,59 per cento della Romagna (36.364), l'1,56 per cento di Ferrara (13.836), l'1,5 per cento di Imola (5.569), lo 0,86 per cento di Reggio Emilia (5.523) e lo 0,80 per cento di Modena (7.112). A livello regionale si tratta di 143mila persone che non si sono presentate a una visita medica o ad un esame programmato tramite il Servizio sanitario, senza disdire l'appuntamento. I dati sono stati resi noti da Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia in Regione, sottolineando come serva «una presa in carico del paziente veloce e personalizzata, così come una riforma complessiva della sanità». Il cosiddetto fenomeno del «no show» rappresenta un problema che interessa l'intero settore sanitario emiliano romagnolo, costretto a fare i conti con migliaia di visite ed esami andati persi perché non disdetti per tempo.
L'Ausl di Parma è da sempre in prima linea nel cercare di arginare questo fenomeno che non aiuta certo a ridurre le liste d'attesa. «Al di là dei numeri - spiegano dall'Ausl - la mancata disdetta di prestazioni sanitarie è un problema. Infatti, ogni prestazione – visita o esame – prenotata, non fruita e non disdetta in tempo utile è uno spreco di risorse: la prestazione va persa, perché viene meno la possibilità di offrirla a chi è in attesa».
Per questo è importante disdire - agli sportelli unici Cup, al numero 800.629.444 o tramite il proprio fascicolo sanitario elettronico – e farlo in tempo utile, cioè con almeno due giorni lavorativi di anticipo (escludendo il giorno dell'appuntamento stesso). In questo modo, oltre ad evitare la sanzione, il cittadino consente all’Ausl di offrire la prestazione a chi ne ha bisogno ed è in attesa.
In caso di mancata disdetta nei tempi indicati, il cittadino riceve via posta una lettera dall’Ausl di notifica della sanzione. Nella nota, sono indicati il codice della prenotazione, con la data dell’appuntamento mancato, l’entità della sanzione, che non supera (per appuntamento) i 36.15 euro e i 46.15 per la chirurgia ambulatoriale (oltre a 11 euro per spese di notifica), le modalità di pagamento e le indicazioni per presentare eventuali giustificativi. La sanzione viene comminata anche se il cittadino è esente per reddito, età e patologia.
Nonostante la notifica, il cittadino ha 30 giorni di tempo per giustificare la mancata disdetta o l’impedimento a usufruire della prestazione, così facendo, è possibile evitare il pagamento della multa. Insieme alla sanzione nella raccomandata sono indicate le modalità per l’eventuale giustificazione.
Per ogni appuntamento prenotato, l’Azienda Usl ha attivato da alcuni mesi il servizio di promemoria tramite invio di sms e la notifica sul fascicolo sanitario elettronico. Cinque giorni prima dell’appuntamento il cittadino riceve un messaggio che indica numero, giorno e orario della prestazione. Sul fascicolo sanitario, invece la notifica arriva 15 e 5 giorni prima della data di visita o esame, con giorno, ora e anche luogo della prestazione. Nel promemoria l’Azienda Usl ricorda che è possibile disdire o spostare l’appuntamento.
Un impegno a collaborare affinché i cittadini siano informati e formati è stato preso anche dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che hanno recentemente sottoscritto una intesa con le aziende sanitarie. L’intesa prevede, tra altro, l’organizzazione di incontri per formare all’uso delle tecnologie offerte dalla telemedicina e l’attivazione nelle Case della comunità di punti a supporto di persone anziane e fragili per fruire di teleconsulti (visite di controllo in remoto).
In corso anche la collaborazione dei Comitati consultivi misti delle due Aziende sanitarie, per informare correttamente i cittadini e sensibilizzarli anche sul tema della disdetta. A supporto è stato realizzato un pieghevole disponibile nei siti www.ausl.pr.it e www.ao.pr.it.
Le azioni messe in campo dalle due Aziende sanitarie di Parma per ridurre i tempi di attesa per accedere a visite ed esami specialistici sono diverse: dall’aumento dell’offerta, al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, dall’apertura delle agende fino a 24 mesi alla prelista, per garantire una presa in carico delle richieste. L’obiettivo è assicurare un servizio qualificato e in tempi congrui. Ma per raggiungerlo, occorre anche la collaborazione di singoli cittadini. Le azioni e gli investimenti attuati per produrre effetti positivi devono essere accompagnati anche dal recupero dei tanti sprechi che ancora si registrano a causa delle mancate disdette.
Luca Molinari
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