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AVEVA 84 ANNI

Addio a Paolo Losi, il consulente del lavoro appassionato di storia, monti e politica

Addio a Paolo Losi, il consulente del lavoro appassionato di storia, monti e politica

di Pierluigi Dallapina

25 Settembre 2024, 03:01

Amava viaggiare Paolo Losi. «Mi ricordo che con mio padre abbiamo girato tutta l'Italia in campeggio. I Mondiali dell'82 li ho visti mentre eravamo sul Gargano», racconta il figlio Federico che, ripescando dettagli che sembravano ormai persi nella memoria, parla anche di mete più esotiche. «Quando era giovane, credo che papà avesse fatto un giro fino in Portogallo con la Lambretta, mentre al volante di una 500 andò in Grecia e nella Germania dell'Est». Quando c'era ancora il Muro e quando in Europa le frontiere erano ancora un ostacolo.

Ma Paolo Losi, scomparso sabato a 84 anni mentre era ricoverato da pochi giorni all'ospedale Maggiore, aveva mille passioni. Amava la politica - era stato iscritto alla Dc prima di approdare nella Margherita e infine aderire fin da subito al Partito democratico - si interessava di cultura, tanto da vantare una collaborazione quasi trentennale con il circolo Il Borgo, e poi gli piaceva la storia: è stato tra i promotori del Festival della Storia di Parma e consigliere nazionale dell'Archeoclub d'Italia. Adorava anche le escursioni in montagna: era sua una delle prime tessere del Cai di Parma.

«Era orgoglioso di far parte della nostra associazione. Portava sempre la spilla con l'aquilotto, che è il nostro distintivo», ricorda Gian Luca Giovanardi, ex presidente del Cai.

Uomo dai tanti interessi, Paolo Losi era anche, e forse soprattutto, un professionista affermato. Vantava infatti una lunghissima carriera come consulente del lavoro: nello studio in borgo Romagnosi lavorava insieme al figlio Federico, ma la sua carriera era iniziata presto, in un ufficio a pochi passi dal Teatro Regio, al fianco del nonno Augusto, fondatore dell'Associazione nazionale consulenti del lavoro (Ancl). Poi arrivò l'ufficio in via Mazzini, la collaborazione con il fratello Umberto, con il collega Antonio Cavazzini e infine con il figlio più grande, Alberto, deceduto nel 2018 a 49 anni.

Quel lutto segnò profondamente la vita di Paolo Losi, che pian piano abbandonò le molteplici attività che lo avevano accompagnato per tutta la vita. A marzo poi un altro brutto colpo: la morte della moglie Luisa.

Negli anni era stato anche presidente del collegio dei revisori dell'Amnu, membro del collegio dei revisori di Tep ed Smtp. «Era una persona di grande rigore e correttezza», assicura Lucia Mirti, vice presidente del Borgo.

Il rosario sarà celebrato questa sera alle 20.30 nella chiesa di San Paolo Apostolo, in via Grenoble. Il funerale sarà celebrato domani alle 9.30. 

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