MOBILITÀ
Infomobility cerca imprese interessate ad investire nel car sharing 100% elettrico, perché a Parma piace l'auto condivisa e sempre più automobilisti, invece di comprarsi una nuova macchina, preferiscono usare quelle del car sharing a flusso libero (free floating).
«A novembre 2020 la nostra flotta poteva contare su 15 veicoli, mentre oggi abbiamo 53 mezzi, di cui 4 veicoli commerciali. Inoltre, fino ad oggi sono ottomila gli utenti che hanno scaricato la nostra app», dice Maurizio Pace, fondatore di AllWays, la società che gestisce il car sharing a flusso libero in città dopo aver partecipato a un bando di Infomobility.
Numeri che vengono squadernati a margine dell'edizione 2023 di MobyDixit, l'appuntamento annuale di promozione della mobilità sostenibile ospitato ieri e oggi negli spazi ipogei del centro congressi «Paganini». La due giorni è stata organizzata dal Comune e da Euromobility per fare il punto sui Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums) e sui mobility manager con esperienze da tutta Italia.
La parola d'ordine, anche in questo caso, è «sostenibilità». E infatti pochi giorni fa Infomobility ha lanciato un avviso esplorativo per trovare imprenditori interessati a investire in un nuovo servizio di auto condivise free floating. Cosa c'è di nuovo? Che l'appello è rivolto alla creazione di un servizio con il parco mezzi 100% elettrico.
«Speriamo che questo avviso possa attivare interesse da parte delle imprese», si augura Gianluca Borghi, assessore alla Mobilità, a margine del convegno nella sala ipogea. L'affidamento del servizio a gestione sperimentale avrà una durata di tre anni e la flotta dovrà andare da un minimo di 15 ad un massimo di 50 veicoli. Le manifestazioni di interesse da parte degli operatori economici dovranno essere presentate entro mezzogiorno del 12 dicembre all'indirizzo email divisionemobilita@pec.infomobility.pr.it.
Tornando ai numeri di AllWays, l'amministratore delegato rivela: «Molti utilizzatori rinunciano all'auto privata per usare i mezzi in condivisione. I nostri clienti sono per due terzi maschi e la loro età - aggiunge Pace - va dai 18 agli 85 anni».
L'assessore Borghi spiega invece cosa fa Parma per migliorare la mobilità sostenibile, a partire dall'ampliamento delle zone 30. «Non sono più viste come un ostacolo alla velocità, ma sono uno strumento per migliorare vivibilità e sicurezza». Poi accenna alla possibilità di «rendere scolastiche alcune strade» e rilancia sulle pedonalizzazioni (con bus) in centro. «La continua guerriglia ideologica contro queste scelte credo sia alle nostre spalle».
Già, le scelte. «Quelle sulla mobilità creano un po' di malumore - ammette Lorenzo Bertuccio, presidente di Euromobility - ma bisogna avere coraggio». E se serve, anche saper cambiare idea.
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